La Cappella Martini, un’isoletta di arte toscana a San Giobbe, Sestiere di Cannaregio
A questa cappella facevano riferimento i mercanti di seta che venivano da Lucca. Dell’altare sono meravigliosi il San Giovanni Battista, gli angeli adoranti e anche le due statue di San Francesco e Sant’Antonio. Nel riquadro marmoreo, con doratura nella cornice, doveva esserci una bella Madonna. Non sappiamo dove sia andata a finire al tempo della monimissione della chiesa.
Cio che meraviglia è che vi sia il soffitto dei Della Robbia. Il Lorenzetti lo attribuisce addirittura a Luca Della Robbia.(*) Soffitto e trabeazione sottostante i lunettoni portano i segni del bombardamento del 1849, quando da Mestre e Marghera si colpiva la città, e questa zona era la più esposta! Le figure bianche su sfondo azzurro dei medaglioni sono contornate da cornici a fogliame (verde), limoni e mele cotogne (giallo), pigne (nero) ed altri frutti.
I cinque medaglioni rappresentano gli Evangelisti e l’Eterno Padre, contornato da Angeli, che tiene in mano il libro della vita con le lettere Alfa e Omega. (1)
(*) Della Robbia. Famiglia di scultori e ceramisti operanti nel Quindicesimo e Sedicesimo secolo. L’iniziatore è Luca (Firenze 1400-1482), uno dei protagonisti della scultura fiorentina. Socio e continuatore di Luca è il nipote Andrea (Firenze 1435-1525). L’enorme quantità delle commesse si industrializzò, con caratteristiche convenzionali. Suo figlio Giovanni affiancò il padre, talvolta è difficile distinguere l’uno dall’altro (Enciclopedia Grazanti – Arte, pag. 173).
(1) P. Ferdinando Finotto. San Giobbe. La chiesa dei Santi Giobbe e Bernardino in Venezia. Cooperativa Novastampa Verona. 1994
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