Il giardino di Palazzo Bernardo Nani Lucheschi
Il giardino di Palazzo Bernardo Nani Lucheschi, pur essendo relativamente recente, sorto intorno agli anni quaranta dell’Ottocento con l’abbattimento di parte della proprietà edificata posta sul retro del palazzo, presenta una precisa individualità compositiva ripresa da costanti figurative proprie del verde storico della città lagunare.
L’assetto complessivo del giardino si allunga all’interno del lotto confinante con la calle Bernardo ed è scandito dalla presenza di una piccola corte pavimentata, di un’area suddivisa in scomparti fioriti e di un “boschetto”.
La corte, di forma quadrangolare, con pozzo al centro coincidente con l’antica cisterna già esistente nella parte del palazzo abbattuto nell’ottocento, è protetta dalla fitta vegetazione di un glicine centenario, elemento decorativo dal quale si diparte e compone l’intero equilibrio compositivo del giardino.
L’accesso all’area coltivata ad aiuole fiorite è segnato da un basso muretto in pietra decorato da alcune statue, aperto al centro da un cancello posto in asse con l’androne: ancora una volta con una precisa disposizione degli elementi scultorei e degli esemplari botanici si ripresenta la tipologia che caratterizza gli spazi verdi delle dimore private a Venezia.
L’area coltivata con cespugli di rose da taglio e macchie di canne è divisa in scomparti regolari e simmetrici , da una siepe continua di bosso e al centro da alte palme probabilmente piantate agli inizi del ‘900.
Il recinto murario è coperto di rose rampicanti e cespugli da fiore, mentre la parte finale del giardino presenta un lieve dislivello alberato con esemplari molto antichi di Celtis australis e di tassi.
Il “boschetto”, oltre a mascherare eventuali fronti edilizi confinanti, contiene la volontà di creare nella parte finale del giardino un fondale naturale che si contrappone al rigore delle parte disegnata a terra con le aiuole. (1)
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