Il Parco e l’orto dell’Isola di San Francesco del Deserto

0
3152
Il Parco e l'orto dell'Isola di San Francesco del Deserto

Il Parco e l’orto dell’Isola di San Francesco del Deserto

Storia dell’isola Una storia che inizia nel 1220 Frate Francesco d’Assisi nella primavera del 1220 ritorna dall’oriente. Si era recato presso i “Saraceni”, a Damietta, là dove i Crociati tentavano con le armi di vincere le resistenze nemiche e conquistare la Terra Santa. aveva incontrato pacificamente – nel dialogo – il Sultano d’Egitto Malek-el-Kamel, suscitando sentimenti di amicizia e di ammirazione. Tornato con una nave veneziana, probabilmente giunge a Torcello, centro storico di rilievo e sede del Vescovo. In Italia Francesco dovrà affrontare gravi problemi creati dalle numerosissime persone che desiderano seguirlo sulla strada del Vangelo, ma prendendo orientamenti diversi; pertanto egli cerca un luogo tranquillo dove fermarsi nel silenzio a pregare e riflettere. Arrivato su una piccola isola che è proprietà del nobile veneziano Jacopo Michiel, è accolto dal canto di una moltitudine di uccelli; lo racconta il suo biografo san Bonaventura da Bagnoregio. Si deduce che l’isola fosse quella che ora si chiama “San Francesco del Deserto” dal fatto che nel 1233 (appena 5 anni dopo la canonizzazione di frate Francesco d’Assisi), Jacopo Michiel – di famiglia dogale – dona l’isola ai frati minori, affermando che su di essa è già stata edificata una chiesetta dedicata a san Francesco. Gli scavi archeologici eseguiti in diverse epoche, soprattutto negli anni 1961-1965, hanno portato alla luce conferme di rilievo di quanto era stato da sempre tramandato. Dal sottosuolo dell’isola sono emerse anche tracce di una frequentazione romana, con reperti del primo, quarto e quinto secolo d.C. Il nome del luogo risale al ‘400, quando l’isola di san Francesco per alcuni anni rimase abbandonata – deserta – a causa della insalubrità della laguna. Il fascino dell’isola ha ispirato lungo i secoli artisti e poeti.

Il parco All’inizio del viale si incontra un Presepio intagliato su 3 “bricole”, opera di Jsepo Baron. Ci ricorda quanto accadde a Greccio in una notte di Natale. Il percorso si snoda poi attraverso alberi e prati a testimoniare l’amore di san Francesco per il creato, espresso nel suo Cantico delle Creature. Nel parco si possono ammirare una grande statua di san Francesco e 10 pannelli in terracotta raffiguranti il Cantico delle Creature, opera e dono dell’Accademia delle Belle Arti di Brescia “Santagiulia”. Sul lato verso Burano, il viale coincide con il contrafforte eretto durante la soppressione napoleonica dalle truppe che occupavano l’isola: si tratta di un terrapieno addossato alla mura quattrocentesca che circondava l’isola ed è tuttora perfettamente conservata in profondità. (1)

(1) http://www.sanfrancescodeldeserto.it

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

SHARE

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.