I cesti di nespole sulla Scala dei Giganti

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Scala dei Giganti, un cesto di nespole. Palazzo Ducale

I cesti di nespole sulla Scala dei Giganti

In Palazzo Ducale, al primo salire la Scala dei Giganti, si vedono due marmorei canestri riempiti di frutta, dove spiccano in grande abbondanza le nespole diademate, le quali, con pensiero filosofico, dicono ai Senatori parati ad ascendere al Maggior Consiglio, che come tardo si matura questo frutto, così tarde e con maturità di senno debbono essere le loro deliberazioni.

Dopo il Cicogna, il Cafoni ed altri, deve esser cara a Venezia anche la memoria di Francesco Maria Gherro, che raccolse in vari volumi moltissime stampe in rame, e disegni su Venezia. Egli morì nel 1835. Pervenuti questi volumi in mano del Cicogna, ora sono utili memorie nel Museo Civico. Il Gherro non era nè letterato, nè artista, bensì un ottimo veneziano del vecchio stampo. Egli illustrò i disegni che aveva raccolti; e dal suo manoscritto copiò la tradizione del perchè siano sulla Scala dei Giganti quei due corbelli di nespole.

Dice dunque il Gherro: “Dalle nespole vien simboleggiata l’attenzione, che si deve avere nello spirito della patria gioventù: essa ha da maturare a tempo a tempo come quel frutto, conducendola passo passo ai magistrati, nei quali possa istruirsi nelle materie governative, prima di occupare i più importanti posti della Repubblica”. E così dice anche l’antico proverbio: “con il tempo e con la paglia maturano le nespole“. (1)

(1) Francesco Scipione Fapanni. Bullettino di Arti, Industrie e Curiosità Veneziane. Venezia Tipografia Emiliana 1877

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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