Ponte dei Tolenti tra il Rio dei Tolentini e il Rio de la Croce. Fondamenta Condulmer – Campo dei Tolentini
Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in mattoni. Su un fianco del ponte, al centro dell’arco, tre stemmi in pietra di Provveditori di Comun. (1)
In occasione del famoso sacco che patì Roma dalle armi di Carlo V, i cherici Regolari Teatini, la congregazione dei quali era stata fondata in quella città nel 1524 da Giovanni Pietro Caraffa, poi Paolo IV, e da San Gaetano da Thiene, cercarono un rifugio in Venezia.
Abitarono dapprima nell’ospitale degli Incurabili, poi alla Giudecca, poi nell’Abazia di San Gregorio, e finalmente, ottenuto nel 1528 un oratorio, che una devota confraternita aveva fabbricato fino dal 1505 in onore di San Nicolò da Tolentino nella parrocchia di San Pantaleone, presso al medesimo si stabilirono. Essi nel 1591 si accinsero ad ampliarlo, ed innalzarvi appresso un convento, affidando ambedue le opere all’architetto Scamozzi.
Il tempio, che sorse bello e grandioso, fu consacrato il 20 ottobre 1602 da Marco Zane patriarca di Venezia, sotto l’antico titolo di San Nicolò da Tolentino, onde poi corrottamente si disse dei Tolentini. Il magnifico vestibolo venne aggiunto da Andrea Tirali sul modello del tempio di Antonino o Faustina in Roma. Giunto l’anno 1810, il convento si ridusse a caserma, e la chiesa si dichiarò parrocchiale, assegnando per circondario la massima parte della soppressa parrocchia di Santa Croce, ed alcune frazioni di quelle di Santa Margarita, e di San Pantaleone. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872
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