Porto commerciale; Molo di Levante, Molo di Ponente, nel Sestiere di Dorsoduro
La costruzione della stazione marittima, iniziata nel 1870, prevedeva di inglobare l’isola di Santa Chiara all’interno di un imbonimento a ferro di cavallo esterno al Campo di Marte, delimitato da una vasta testata e da due banchine parallele racchiudenti un bacino largo circa 190 metri. La stazione entrò in attività nel 1880, ma i lavori per il suo completamento continueranno fino allo scoppio della prima guerra mondiale.
Agli inizi operava il solo Molo di Levante, attrezzato su ambo i lati. Il molo di testa (Banchina Palazzo) e il Molo di Ponente erano riservati ai carichi di carbone, eccetto l’estremità sud di questo che ospitava cinque cisternoni quali deposito di petrolio. Sul Molo di Levante furono costruiti sette magazzini disposti su due file e collegati da una tettoia con funzioni di deposito. I macchinari del complesso erano attivati da un impianto idrodinamico sostituito da quello elettrico solo dopo la prima guerra mondiale. Dal 1886 al 1907 il Molo di Ponente subì lavori di banchinamento e dal 1907 al 1915 venne attrezzato e raddoppiato verso la laguna e potenziato meccanicamente.
La stazione marittima conosceva in seguito una serie di successivi ampliamenti e dotazioni di servizio fino al secondo dopoguerra. L’abbattimento nel 1978 del silos (Silos Isonzo) situato all’estremità sud del Molo di Levante, fu uno degli ultimi interventi. Attualmente la stazione marittima e nodo turistico e punto di partenza delle navi da crociera. (1)
(1) Industrie e attività a Venezia agli inizi del ‘900. Nicola Randolfi (da www.insula.it)
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