Porto commerciale; Aree portuali di San Basilio e di Santa Marta, nel Sestiere di Dorsoduro
I Magazzini del Punto Franco, vennero costruiti tra il 1887 e il 1891. Se si guardano questi magazzini, dal Canale della Giudecca, lo sguardo è inevitabilmente attratto dalle grandi scritte che erano dipinte (Ligabue) o che sono ancora dipinte (Visconti) sui fronti dei magazzini. Un articolato sistema di scale e ballatoi cingono e collegano i magazzini ai piani superiori, atti allo spostamento e stoccaggio delle merci. Attualmente gli ex Magazzini Ligabue sono adibiti a biblioteca universitaria. A fianco del Rio de San Nicolò esistevano, fino al 2001, gli ex Magazzini frigoriferi. (1)
I Magazzini Generali sorsero sulla vecchia spiaggia di Santa Marta, ampliata intorno al 1800. Il progetto comprendeva tre file di fabbricati in direzione parallela al lato maggiore della banchina del canale della Giudecca, coprendo una superficie di circa 8.400 mq. Il fabbricato centrale era a due piani ad uso ufficio e alloggi, mentre i corpi laterali erano depositi e luoghi per imballaggio e stoccaggio e ad uso magazzino, completi di tettoia per riparare le lavorazioni esterne. Con l’aumentare della domanda i magazzini subirono un ampliamento fino ad arrivare a circa 18.150 mq. Approvato il progetto di ampliamento nel 1885, burocrazie e rallentamenti portarono i magazzini ad essere pienamente operativi solo nel 1896. (2) Tre di questi magazzini (magazzini 12, 13 e 15), vennero restaurati tra il 2004 e il 2010, ed è ora sono sede dell’Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Sanità Marittima, Posto di Ispezione Frontaliero, Agenzia delle Dogane, Forze dell’Ordine.
La Chiesa di Santa Marta venne chiusa nel 1808, dopo essere stata adibita a lungo a magazzino portuale, a deposito di tabacchi, beneficiò negli anni 2000 di un totale restauro con riconversione, che ne ha fatto un luogo di convegni ed esposizioni. (2)
(1) Autorità Portuale di Venezia. Venezia Guida al porto. (Marsilio Editori, Venezia 2001)
(2) Industrie e attività a Venezia agli inizi del ‘900. Nicola Randolfi (da www.insula.it)
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