Squero Tramontin, in Calle de lo Squero, nell’Isola della Giudecca
La famiglia Tramontin, nota soprattutto per lo squero agli Ognissanti sul Rio de l’Avogaria, possedeva un altro squero alla Giudecca.
Il Comune di Venezia nell’ottobre del 1915 concesse a Domenico Tramontin (o Tramontana, il nome effettivo di questa famiglia di origini zoldane) parte del Campo di Marte, o Campalto, e l’adiacente sacca per avviare uno squero. A Domenico subentrò, prima il figlio Sebastiano, chiamato semplicemente Bastian, e quindi i suoi nipoti.
La storia di questo squero venne raccontata in un articolo sulla rivista francese Sur l’Eau (1930 ca.) nel quale l’autore, prendendo l’occasione da una sua visita al cantiere dei Tramontin alla Giudecca, fece molte sottili osservazioni sul modo e sulle difficoltà di costruire una gondola, ed esaltando meritamente la maestria dei Tramontin.
Nel secondo dopoguerra, il cantiere passò alla Cooperativa “Daniele Manin”. Purtroppo il 4 novembre 1966 l’eccezionale alta marea causò gravi danni allo squero e alle barche lì ricoverate. (1)
(1) FRANCESCO BASALDELLA. Fabbriche e cantieri alla Giudecca (non pubblicato) e SICINIO BONFANTI. La Giudecca. Nella storia, nell’arte, nella vita. (Libreria Emiliana Editrice, Venezia Luglio 1930 VIII)
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