L’Osteria alle Due Spade, a San Matteo di Rialto, nel Sestiere di San Polo
L’osteria all’insegna delle Spade era molto antica, poiché si legge che un Carlo de Zuane hosto al segno delle Spade era nel 1488 gastaldo della confraternita degli osti, solita allora a radunarsi nella chiesa di S. Matteo. Anche Marin Sanuto nomina l’osteria della Spada, o delle Spade, a Rialto, sul rio delle Beccherie. Ed il catasto del 1566 insegna che l’osteria delle do spade a S. Matteo, con due botteghe sottoposte, teneva allora alla famiglia Foscari, ed era appigionata ad uno ostiere di nome Battista.
Una sera di carnevale del 1745 un gentiluomo di casa Balbi, o quel Giacomo Casanova, altre volte in quest’opera menzionato, adocchiarono una bella popolana da San Giobbe che stava bevendo col marito e con altri due amici in un magazzino alla Croce. Idearono tosto di averla ai loro voleri, e, sotto colore di essere pubblici funzionarli, imposero al marito ed agli amici di seguirli in nome del Consiglio dei X fino all’isola di S. Giorgio. Piantati colà quei poveri gonzi, ritornarono a Venezia, e ritrovarono a Rialto la donna, che avevano lasciato a guardia di alcuni loro compagni. Allora la condussero all’osteria delle Spade ove cenarono, e si diedero buon tempo con essa tutta la notte, dopo che la rimandarono a casa. Ciò ci viene raccontato nelle sue Memoires dallo stesso Casanova, al quale lasciamo tutta la fede del racconto, quantunque il fatto non ci sembri improbabile, né sia stato il primo di tal genere avvenuto nella corruzione generale, serpeggiata in tutte le classi sociali negli ultimi tempi della Repubblica. (1)
(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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