Il greco Stamati Prassioti impiccato per un furto nel Tesoro di San Marco

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Corte Sabionera. Sestiere di San Marco

Il greco Stamati Prassioti impiccato per un furto nel Tesoro di San Marco

Racconta la cronaca Magno che nel 1449 abitava a San Filippo e Giacomoin una corte per mezzo al pozzo del campo in una casa de le donne (monache) da San Zaccharia un tal Stamati Prassioti da Candia“. Quella corte è l’attuale Corte Sabionera.

Lo Stamati conduceva tutto il giorno vita allegra frequentando le compagnie più scapestrate, ma verso il tramonto spariva e più nessuno lo vedeva. Soltanto la mattina rincasava, non si sapeva da dove; dormiva qualche ora e ricominciava la sua vita scioperata.

Il giorno 12 marzo 1449 lo Stamati si alzò più allegro del solito. Appena uscito di casa corse dal patrizio Zaccaria Grioni, egli pure nativo di Candia, e mettendogli in mano uno splendido anello di brillanti, gli fece giurare il segreto sul racconto che stava per fargli.

E gli cominciò dicendo che ogni sera si faceva chiudere in chiesa San Marco; rubava durante la notte qualche voto di argento o d’oro che vendeva al mattino agli ebrei di Rialto. L’ultima notte aveva messo le mani sul tesoro ed ora voleva fuggire; a lui si era rivolto, quale compaesano ed amico, per avere agevolata la fuga con gli oggetti rubati.

Il Grioni ascoltò, ma nonostante il suo giuramento, appena uscito lo Stamati, corse dai Dieci e presentando l’anello, lapesò ogni cosa. Nello stesso giorno il ladro veniva arrestato e, perquisita la sua stanza, vennero ritrovati gli oggetti rubati.

Condannato alla forca, il 27 marzo lo Stamati fu condotto dinanzi alla chiesa di San Marco coperto da una lunga veste nera e scalzo, e dopo avergli tagliate le mani, venne impiccato in mezzo alle due colonne. Il suo corpo non ebbe sepoltura, ma squartato fu appeso alle solite forche dell’Estuario.

In quei tempi era così; ed anzi gli altri governi italiani e stranieri erano ben più crudeli. (1)

(1) Giovanni Malgarotto. IL GAZZETTINO, 1 giugno 1926

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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